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Cronache dalla polvere

Il 29 Giugno, in via Pasquale Migliaccio, è avvenuto un crollo di calcinacci e parte del portone di un palazzo da cui sono stati fatti evacuare tutti gli inquilini, tra cui una persona con disabilità molto gravi. Dopo l’intervento di Vigili del fuoco, municipale e operatori comunali, le altre abitazioni sono state dichiarate agibili nonostante non siano stati effettuati rilievi e nonostante si sia dichiarato, quantomeno ufficiosamente, uno stato di “crollo in atto”.


Il 16 Luglio è avvenuto un crollo massivo nello stesso palazzo che ha obbligato i residenti delle altre abitazioni a scappare per trovare un luogo dove riuscire a respirare dato che la caduta di grandi massi ha causato la formazione di una nube abbacinante che ha reso difficoltosa la fuga.

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Fotografia dalla polvere

In merito alla riorganizzazione degli spazi urbani, una tendenza che ha preso corpo da diversi anni è stata quella di creare in spazi più periferici rispetto al centro cittadino luoghi variamenti adibiti allo svago e al commercio. Soprattutto nei centri urbani di piccole e medie dimensioni, questa tendenza urbanistica ha prodotto come effetto la lenta ma irreversibile “desertificazione” dei centri storici.

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Nuovo PUC: Cose da fare (e da non fare)

L’inizio dell’iter di una nuova programmazione urbanistica per Orta di Atella era uno degli obiettivi minimi che ci aspettavamo la Commissione Straordinaria portasse a termine. Un atto quasi dovuto visto che proprio le vicende legate al precedente Piano Urbanistico sono state giudicate dal Prefetto di Caserta tra le cause che hanno portato allo scioglimento per infiltrazioni camorristiche della precedente esperienza amministrativa.

Una nuova programmazione attraverso la quale “decidere” armonizzando volontà politiche, determinazioni amministrative e organizzazione tecnica. La traccia di uno sviluppo incentrato soprattutto, se non esclusivamente, sul recupero degli standard urbanistici, sui servizi carenti, sul recupero delle aree degradate e che non si sottragga alla spaventosa questione abitativa che vive il nostro paese.

Una nuova programmazione urbanistica, dicevamo, che però deve essere portata avanti liberamente, nell’interesse dei cittadini e che soprattutto deve essere messa al riparo con scelte opportune che non la facciano ricadere nel cono d’ombra del sospetto di ingerenze o interessi di parte.

Parlavamo di obiettivi minimi che ci aspettiamo la Commissione Straordinaria porti a termine prima del termine del proprio mandato, Commissione di cui siamo stati a volte molto critici rispetto alla impostazione amministrativa che si è data, ma che può ancora recuperare e dare un senso alla propria permanenza nel nostro paese.

Ci attendiamo che arrivi a definizione l’accesso ispettivo messo in atto per valutare l’affidamento del Parco Giochi anche in virtù dei contributi per la rigenerazione urbana che dovrebbero far partire i lavori per il riuso e la rifunzionalizzazione del Parco di Via Verdi.

Bisogna far di tutto per riportare a casa le società sportive ortesi che stanno inanellando successi lontano da casa. Riteniamo questa una cosa non digeribile. Ridare vitalità e cittadinanza alle squadre dell’USCA, del Centro Volley e del Borgo Five che hanno fatto la storia dello sport ortese.

Bisogna passare al setaccio tutti gli appalti, soprattutto quello della Raccolta Rifiuti accertandosi da una parte che ci sia il rispetto puntuale degli obblighi in capo alla ditta nei servizi a cui è obbligata e per cui viene già pagata, dall’altro accertarsi sulle presunte condotte antisindacali denunciate dalle Rappresentanze dei Lavoratori.

Bisogna darsi da fare e recuperare il tempo perso. 

Per “ripristinare la legalità” serve certamente la lotta a chi trasgredisce il codice della strada, ma prima e soprattutto serve togliere la terra da sotto i piedi a chi vuole costringerci all’arretratezza culturale e politica.

Organizziamo il coraggio

“Perchè c’è tempo, c’è tempo, c’è tempo, per questo mare infinito di gente” dice in una canzone Ivano Fossati. Un testo stupendo. E dice pure che “c’è un tempo bellissimo, tutto sudato, una stagione ribelle, l’istante in cui scocca l’unica freccia che arriva alla volta celeste e trafigge le stelle”.

Una canzone d’amore. Il tempo e l’amore. Il tempo che qui ad Orta non abbiamo più, per questo mare infinito di gente, e l’amore, che poi, al di là della maestosità della parola, può essere inteso semplicemente come la voglia, il desiderio, l’inclinazione a fare qualcosa non solo per te, ma per tutti, non per l’individuo ma per il collettivo, per la collettività.
Per Orta di Atella.

E noi, che Collettivo lo siamo per definizione, crediamo che proprio questo tempo malandato, incerto, in cui è impossibile perfino stringersi la mano, sia il tempo nel quale finalmente costruire “quel tempo bellissimo, tutto sudato, quella stagione ribelle” che dovrà incaricarsi di scrivere pagine e parole nuove per una città umiliata e offesa. 
Ed ancora una volta commissariata.

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Il tempo di rialzarsi

Difficile non essere retorici pensando all’anno che abbiamo davanti. Questo agognato 2021 che dovrebbe mettere in cantina questo enorme scatolone, il 2020, che porta dentro di sé tutte le sensazioni che l’uomo conosce.

Eppure questo è sempre un momento in cui si tira una riga. Ci si ferma e si riparte. Si pensa, inevitabilmente, a quello che è stato e si immagina, altrettanto inevitabilmente, quello che dovrà essere. Il passato dentro cui teniamo un piede ed il futuro del nostro sguardo.

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Sanità, lo scaricabarile delle istituzioni

Proponiamo l’articolo di Giovanni Salomone pubblicato su “la Repubblica” edizione di Napoli il 22/11/2020

Avete presente un brutto sogno? O forse un incubo? O, meglio ancora, quei pensieri cupi che inizi da sveglio e proseguono quando, ormai sfinito, ti addormenti? Che poi dormire è parola grossa, forse desiderio, perché non dormi, sei troppo concentrato a respirare, e sobbalzi quasi come se dormire fosse una colpa, una condanna.

Mi sono immaginato a pancia in giù, prono, attaccato a fili e macchinette, a fornitori meccanici di aria e di vita. Mi sono immaginato con il casco, come un astronauta, come Sigmund Jähn o Juri Gagarin, cercando sì lo spazio, ma quello nei polmoni per un tantino d’aria.Perché quello è il problema per chi viene attaccato dal lestofante con l’aureola, un altro modo per dire Covid-19, nella forma della polmonite bilaterale: l’aria.

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Con l’incandidabilità cala il sipario sull’amministrazione Villano

Non saremmo sinceri se affermassimo che la sentenza di incandidabilità che ha colpito l’ex Sindaco Andrea Villano ci lasci indifferenti, di sicuro non ci sorprende e nulla aggiunge al giudizio politico che abbiamo dato della sua figura e della sua amministrazione.

Nessun stupore: quello dell’Amministrazione Villano, sciolta nel novembre 2019 per infiltrazioni camorristiche, era un destino ineluttabile a cui era oggettivamente impossibile sottrarsi.

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Un passo in avanti

Abbiamo letto quest’articolo di Alessandra Tommasino sulla “vicenda De Michele” che fa il punto della situazione soprattutto per quanto riguarda la sua ricaduta su Orta di Atella.

Un articolo che pone quesiti legittimi a cui sembra che la magistratura stia già cercando di rispondere ma oltre a consigliarlo volevamo contribuire alla discussione con altri spunti.

C’è un ombra di ambiguità nella posizione che ha tenuto l’ex Maggioranza Amministrativa che noi riteniamo vada necessariamente chiarita, un’ambiguità che va oltre il sostegno ricevuto dalla Lista Coraggio come bene evidenziato dal Partito Democratico e dall’Associazione #ADO.

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Che fine ha fatto il Parco Giochi?

Il Parco Giochi deve aprire e l’apertura, che non è stata una priorità dell’Amministrazione Villano, lo deve essere della Terna Commissariale.

Per questo motivo abbiamo protocollato alla Commissione Straordinaria una richiesta per sollecitare un’azione in questo senso e soprattutto per capire quali sono le intenzioni in merito.

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Venga il tuo regno: tutto quello che vi hanno nascosto sui centri commerciali

“Dobbiamo tenere viva nel mondo la sete dell’assoluto. Non possiamo permettere che prevalga una visione della persona umana secondo cui l’uomo si riduce a ciò che produce e ciò che consuma: è questa una delle insidie più pericolose del nostro tempo.” 

Papa Francesco

L’INCHIESTA
Vi siete mai chiesti cosa si nasconde dietro le vetrine scintillanti dei centri commerciali, ormai entrati nella nostra quotidianità? Il giornalista e scrittore Salvatore Minieri, nella suo ultimo libro intitolato Venga il tuo regno, pubblicato da Edizioni Italia, compie un’inchiesta minuziosa sul mondo della grande distribuzione che cambierà radicalmente il vostro punto di vista su un mondo che affoga tra consumismo e apparenze.

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