Abbiamo letto quest’articolo di Alessandra Tommasino sulla “vicenda De Michele” che fa il punto della situazione soprattutto per quanto riguarda la sua ricaduta su Orta di Atella.
Un articolo che pone quesiti legittimi a cui sembra che la magistratura stia già cercando di rispondere ma oltre a consigliarlo volevamo contribuire alla discussione con altri spunti.
C’è un ombra di ambiguità nella posizione che ha tenuto l’ex Maggioranza Amministrativa che noi riteniamo vada necessariamente chiarita, un’ambiguità che va oltre il sostegno ricevuto dalla Lista Coraggio come bene evidenziato dal Partito Democratico e dall’Associazione #ADO.
Gli ex esponenti di maggioranza oggi denunciano di essere stati vittime di un attacco mediatico eppure lascia basiti anche il solo pensare che ci fosse questa consapevolezza nel tempo che avvenivano quegli attacchi perché se è vero che qualcuno ha denunciato “De Michele perfino per stalking” non c’è mai stata una presa di posizione collegiale netta e decisa di condanna nei confronti di questo fenomeno neanche a difesa dei consiglieri e dei componenti della giunta che venivano attaccati, anzi sembra (ma il condizionale è d’obbligo) che il più delle volte arrivavano inviti a ritirare le querele sporte nei confronti del direttore di Campania Notizie.
Sarà legittimo chiedersi a cosa sia dovuto questo atteggiamento?
Lo stesso ex Sindaco che paventa un condizionamento del giornalista sul lavoro della Commissione d’Accesso (cosa che riteniamo poco rispettosa per le istituzioni) il 9 Dicembre (giorno della pubblicazione delle motivazioni in Gazzetta Ufficiale dello scioglimento) in un momento che secondo la teoria dell’ex maggioranza dovrebbe essere apicale dell’attacco mediatico di Mario De Michele nei confronti dell’Amministrazione Villano, corre dallo stesso giornalista per rilasciare una lunga intervista pubblicata in due puntate (il 9 e l’11 Dicembre) per spiegare le proprie ragioni con toni pacati e amichevoli.
Questo è l’atteggiamento di un Sindaco sotto attacco mediatico?
A noi non sembra, come restano un mistero anche le altalenanti valutazioni che De Michele dava all’Amministrazione Villano.
C’era qualcuno che mediava su questi giudizi?
Ma anche i componenti di maggioranza che erano rientrati nella “Black List” con che amor proprio restano acriticamente all’interno di un gruppo che MAI li ha difesi?
Ripetiamo: questa vicenda non può esaurirsi con il semplice accertamento di un fatto inventato.
L’impressione è che dopo il “passo di lato” di Mario De Michele sarebbe legittimo aspettarsene altri, e questa volta più che la salute fisica e mentale di una persona c’è di mezzo la salute fisica e mentale di una Città che meriterebbe finalmente di uscire dall’ambiguità e dall’ombra!
E’ d’obbligo oggi chiedersi se nella breve esperienza di governo la compagine amministrativa abbia agito libera da condizionamenti o se sia stata omissiva nel denunciarli. Se di quel modo di fare giornalismo sia stata esclusivamente vittima o lo abbia anche sfruttato, alimentandolo.
Bisogna dire tutto e bisogna dirlo ora, fare un passo di lato per permettere al paese di fare un passo avanti, senza esitazioni e con Coraggio ma stavolta di quel Coraggio che non lascia adito a dubbi!