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“Costruire Alternative” al Prefetto: Non possiamo fare finta di niente

È sempre cos’e nient.
Tutte le situazioni così l’abbiamo risolte: è cosa ’e niente,
è cosa ’e niente.
Eduardo de Filippo

Quello che succede nella vita politica e amministrativa di Orta di Atella non è “cos’è nient” e la maggioranza non può liquidarla così, come cosa di poco conto a cui non dare importanza.

Con cadenza quasi quotidiana i cittadini di Orta di Atella leggono ricostruzioni giornalistiche sulla commistione tra Camorra, Affari e Politica che sottintendono una sorta di legame tra le passate  e l’attuale Amministrazione con a guida l’ing. Andrea Villano. Noi non possiamo far finta di non leggere soprattutto se da parte della maggioranza di governo su questi punti non c’è stata mai né una smentita né una presa di posizione chiara e netta.

Nunn’è cos’è nient!

Sono accuse gravi che tirano in ballo gli esponenti più fidati del Sindaco e in alcuni casi il Sindaco stesso. Non possiamo far finta di non leggere e non può continuarlo a fare lo Stato.

In virtù di questa esigenza abbiamo inviato una missiva al Prefetto per rapportarci su questi ipotetici gravi turbamenti che accompagnano la vita amministrativa di Orta di Atella.

Perché il popolo ortese non merita di morire di niente!

[VIDEO] Eurocompost: una bomba ecologica sulle nostre teste

Sabato 17 Novembre su Rai 1 nella rubrica TV Sette Vincenzo Tosti, attivista del Collettivo Città Visibile, portavoce della Rete di Cittadinanza e di Comunità e Capogruppo di “Costruire Alternative” per spiegare cos’è Terra dei Fuochi porta le telecamere della Rai all’Eurocompost, ad Orta di Atella.

L’azienda, costruita nel 1998 attingendo ai fondi europei, doveva produrre compost azotato biologico, tramite un processo di disidratazione e trasformazione aerobica delle biomasse, da sempre, ha prodotto miasmi che hanno ammorbano l’aria di tutto l’Agro Atellano,mentre il compost prodotto risultava nocivo. Per i motivi anzi detti, le proteste e le segnalazioni aumentano portando nel 2008, ad un’ordinanza sindacale, che ne stabilisce la chiusura a cavallo dei primi mesi del 2009.

La questione di mettere in sicurezza l’intero opificio della società Eurocompost, non è stata mai realizzata anzi l’Azienda fu abbandonata e sistematicamente venne per anni devastata dalla microcriminalità locale, che l’ha spogliata di macchinari e suppellettili delle strutture interne, ed esterne, trasformandosi in un ricettacolo di auto rubate e di continui roghi tossici, dei quali il più nocivo è avvenuto nell’agosto 2013, procurando devastanti danni all’ambiente e alla salute dei cittadini, oltre a produrre una nube tossica che si è riversata su di un territorio già devastato .

Oggi Eurocompost è quello che vedete in questo servizio. Un’attentato alla nostra salute

La messa in sicurezza di quel sito deve essere una priorità, non esiste politica ambientale che non parta dalla bonifica di quei luoghi.

Su questo punto all’indomani dell’insediamento della Giunta Villano avevamo dato mandato ai nostri Consiglieri Comunali Vincenzo Tosti e Marilena Belardo di farsi portavoce di una linea di azione da provare a seguire sul quel sito, il nostro Capogruppo in pieno Agosto in un incontro con alcuni Assessori ha proposto di pianificare una serie di interventi per fare due cose utili: bonificare il sito e fare dell’Eurocompost l’Isola Ecologica di cui Orta aveva bisogno.

Ritenevamo e riteniamo ancora che combinando i vari fondi a cui era possibile attingere, con una strategia che tenesse conto della natura privata del bene, si sarebbero potuto mettere in atto due opere per troppo tempo considerate impossibili.

L’Amministrazione Villano invece ha ritenuto fare altre scelte, localizzando l’Isola Ecologica nell’Area di quello che fu e non sappiamo se ancora sarà il Consorzio Moda. Bene, scelta legittima ma senza dimenticare che Eurocompost rimane là, una bomba ecologica sulle nostre teste, una faccenda aperta da troppo tempo a cui bisogna mettere un punto. Quanto prima.

Una responsabilità che facciamo pesare maggiormente al Sindaco Villano non solo perché oggi ha tenuto per se la delega all’Ambiente ma perché era titolare della stessa delega anche con l’Amministrazione Mozzillo.

Sono anni che il Sindaco Villano si occupa di Ambiente ad Orta di Atella, anche se in realtà quasi nessuno se ne era accorto.

SCUOLA: Abbandonare la propaganda e lavorare “spalla a spalla”

Nelle ultime settimane abbiamo visto l’acuirsi dell’asprezza nel confronto politico sul tema della scuola: dalla qualità del servizio Mensa fino allo stato dei Servizi Igienici della Scuola Media.

Anche noi abbiamo denunciato e stigmatizzato condizioni e comportamenti ma è stato inevitabile notare che si è aperta una faglia all’interno della maggioranza che a volte assume i contorni di una vera e propria “faida” tra correnti.

Lo avevamo detto già molte volte: i volti sorridenti nei “selfie” celavano una condizione di difficoltà del Sindaco Villano che tiene a fatica inseme i pezzi della sua maggioranza e con ancora più fatica riesce a tenere a bada le pretese di qualche Consigliere Comunale che scalcia sempre più forte.

Ma com’era inconcepibile per noi che sulla pelle dei nostri figli si allestisse la propaganda dell’Amministrazione Villano allo stesso modo non tollereremo che questi temi facciano da sponde a ricatti e misurazioni interne alla maggioranza. Per questo sul tema della Scuola e l’Istruzione vogliamo tendere una mano al Sindaco a cui lanciamo un appello:

Andrea se abbandoni la propaganda su questi temi siamo disposti a lavorare Spalla a spalla, nel solo interesse dei figli di questa comunità! Non perché ci convince la tua azione Amministrativa (anzi ogni giorno ci convince sempre meno) ma per i bambini di Orta di Atella che meritano un futuro scolastico migliore.

In questa ottica protocolleremo nei prossimi giorni una Mozione per la Costituzione di una Consulta che metta in atto interventi sulle tematiche riguardanti la scuola e le attività culturali, allo scopo primario di contribuire al miglioramento qualitativo del servizio scolastico e dei servizi culturali nel territorio del Comune.

Quello riguardante la Scuola nello specifico rappresenta una tematica molto delicata e particolarmente coinvolgente presso la popolazione, l’interessamento per le condizioni in cui versano le scuole, lo stato dei servizi igienici, la qualità della mensa è una preoccupazione legittima che dovrebbe essere non solo dei genitori ma dovrebbe coinvolgere tutta la politica e le parti politiche; allo stesso modo dall’edilizia scolastica agli interventi culturali da porre in essere sono tematiche su cui bisogna porre in essere interventi strutturali, al di fuori della propaganda politica del momento, ad ampio respiro coinvolgendo tutte le parti interessate.

Il nostro vuole essere un primo passo per un lavoro corale su questo tema.

La Mozione sarà presentata dai Consiglieri Vincenzo Tosti e Marilena Belardo ed essendo firmata solo da due consiglieri il Presidente del Consiglio non è tenuto a metterla obbligatoriamente all’Odg del prossimo Consiglio Comunale.

Selfie & Propaganda – La caurara

Che bella scena, che bella foto. La caurara.

Il primo cittadino ed alcuni fidi scudieri ad immolarsi per provare i pasti che vengono serviti ai bambini nelle scuole di Orta. Le porzioni erano regolari, il cibo era buono, i sorrisi smaglianti. Più smaglianti del solito perchè selfati dall’alto, come va di moda oggi. Dovevano essere ceci ed invece era sugo al pomodoro. Potere del selfie!!

La solerzia degli amministratori selfisti è inciampata quando uno di loro, il più solerte, ha postato una foto col menù ritoccato, come se davvero fossero previste le pennette al sugo, piuttosto che pasta e ceci, salvo rettificare e spiegare, spiegare, spiegare, quando un solerte cittadino (non selfista) gli ha fatto notare la macchinazione.

Schopenhauer diceva che il più delle volte la pezza è peggiore del buco, i latini che sbagliare è umano ma perseverare è diabolico.

La delegazione di amministratori, peraltro sparuta, ha tranquillizzato la preoccupata cittadinanza ortese che chiedeva lumi sui pasti per la figliolanza scolara. Cotanto selfie avrebbe forse meritato la presenza di qualche amministratore in più, magari il vecchio dentro, oppure il leghista che è in loro. Voci di corridoio hanno riferito che il leghista che è in loro era presente, ma che al momento del fatidico selfie era in altre faccende affaccendato, chissà, da buon leghista era impegnato a controllare se vi fosse la presenza di figli di un altro colore.

Ci siamo tolti un pensiero. Assafamaronn, diceva Feuerbach.
La pasta era buona, state senza pensieri, dice Villano.
La cittadinanza, rasserenata dal selfie, andò a riposare pensando che è vero. Un selfie allunga la vita.

Socialmente Utili e Mensa: Alcune delucidazioni

Cos'è un interrogazione?
L’interrogazione consiste nella semplice domanda rivolta al sindaco o a un assessore, per avere informazioni o spiegazioni su un oggetto determinato o per conoscere se e quali provvedimenti siano stati adottati o si intendano adottare in relazione all'oggetto medesimo. Chi presenta l'interrogazione può richiedere che la risposta sia data scritta o orale; se scritta l'ufficio competente provvederà a farla pervenire al richiedente in massimo 15 giorni, se orale viene iscritta all'Ordine del Giorno del primo Consiglio Comunale utile

Ieri i Consiglieri Vincenzo Tosti e Marilena Belardo hanno protocollato 2 interrogazioni a risposta scritta per avere le seguenti delucidazioni:

  • Vista la Delibera di Giunta n. 18 del 27-09-2018 che prevede l’integrazione oraria di n.2 Lavoratori Socialmente Utili al Cimitero, abbiamo chiesto la valutazione fatta che ha portato tale scelta piuttosto che altre, come per esempio per l’impiego a supporto dell’Assistenza Domiciliare o a supporto delle forze di Polizia Municipale per l’entrata e uscita dagli Istituti Scolastici
  • Vista la notizia apparsa nella sezione “News” del sito istituzionale del Comune di Orta di Atella in data 28-09-2018 con le indicazioni sulle modalità dell’approvvigionamento dei Ticket Mensa se tale costo rimarrà costante, come ci auguriamo, per tutto l’anno scolastico o si prevedono variazioni del costo ad anno in corso.

Quello delle interrogazioni sarà uno strumento a cui il nostro Gruppo Consiliare ricorrerà molto, crediamo che il compito di una buona opposizione sia anche quello di essere capaci di sfruttare tutto ciò che si ha a disposizione per espletare al meglio il mandato che i cittadini ci hanno affidato.

Ovviamente vi terremo aggiornati con le risposte che arriveranno

Ci vediamo tra 15 giorni…

“Solo un Prete” – La Storia di Don Peppe Diana Venerdì 19 Ottobre

Se ti raccontassi la storia di un amico che non ha mai svolta attività di anticamorra, che non ha mai scritto, di pugno suo, quel famoso documento di cui tanto si è parlato; se ti raccontassi che non è stato altro che un prete di paese …

Scritto a quattro mani, nella forma di un racconto/intervista, “Solo un prete” di Giuseppe Sagliano e Luigi Intelligenza si presenta come un tentativo di fare chiarezza sulla figura e la storia del prete di Casal di Principe don Giuseppe Diana, ucciso il 19 marzo del ’94 nella sua chiesa mentre si accingeva a celebrare messa. Un qualcosa dunque che finora mancava nella nostra pubblicistica locale e nazionale: di articoli di giornali, come anche di libri, sulla figura del prete anticamorra, ne sono stati scritti tanti e diversi, dalla sua storia è stato ricavato anche uno sceneggiato televisivo con importanti personaggi del mondo dello spettacolo.

I primi due libri: uno ancora nel ’94 curato da Goffredo Fofi, “Per amore del mio popolo. Don Peppino Diana vittima della camorra” (Tullio Pironti ed.); l’altro, solo l’anno dopo, Nel solco della speranza (a cura di F. Angelino e E. Rascato Editrice Redenzione). Mentre il primo testo era frutto immediato di un gruppo di intellettuali, tra loro anche mons. Nogaro vescovo di Caserta, che accentuava la lettura socio-politica del prete assassinato dalla camorra, l’altro testo nasceva in ambito prettamente ecclesiale della diocesi aversana e conteneva i ricordi personali di coloro che lo avevano conosciuto da vicino.

Sono questi i due filoni sui quali si è mossa la memoria pubblica di don Peppe Diana: esaltazione della figura di prete anticamorra impegnato nel sociale fino a farne un agitatore politico, lettura intimistica di un prete nella sua attività pastorale.

“Solo un prete” va al di là di questi due estremi e al di fuori di stereotipi precostituiti cerca la figura autentica di don Peppe Diana con gli occhi dolenti di chi lo ha conosciuto di persona e ancora oggi non si rassegna alla sua perdita:

La natura di don Peppino Diana era quella di uomo di chiesa, di uomo e sacerdote imprescindibili l’una dall’altra, di guida spirituale, di insegnante, di capo scout. Don Peppino Diana esprimeva il proprio pensiero da intellettuale attraverso la parola del vangelo, lo faceva con facilità, perché nella parola di Dio cercava conforto, cercava spiegazioni, offriva soluzioni

Precisare che don Peppe non era in primo luogo un prete anticamorra, ma solo un prete e se si vuole un intellettuale, significa sminuirne la figura?

E perché questa lettura arriva solo ora ad un quarto di secolo dalla sua morte dopo che mass media, giornali, cinema e quant’altro, ne hanno fatto un’icona pubblica della lotta alla criminalità organizzata?

Questi, insieme a tanti altri, gli interrogativi ai quali saranno chiamati a rispondere gli autori del libro.

L’incontro vedrà, dopo i saluti delle autorità, gli autori direttamente in dialogo con i cittadini, il tutto coordinato dal prof. Luigi Mozzillo e promosso dal Centro Studi Massimo Stanzione di Orta di Atella in collaborazione con le associazioni locali Archeoclub di Atella e Città Visibile.

Ripristinata la decenza sulla 328, ma a che costo?

L’anomalia quindi c’era!
L’Assessore Di Lorenzo gestiva un Assessorato dimezzato, esautorato della 328 per calmierare il Consigliere Comunale della Lega Nord Raffaele Elveri.
Con Decreto n. 8 del 12-10-2018 la 328 torna ad essere di competenza dell’Assessore alle Politiche Sociali ponendo fine ad una vergognosa operazione che era finalizzata non all’ottimizzazione del lavoro sulla delega ma a tenere insieme i pezzi di una maggioranza che di politico ha ben poco e che ripropone quotidianamente solo assalti alla diligenza.

Lo aveva denunciato il Consigliere Vincenzo Tosti con un post pubblico su Facebook, lo aveva ribadito Marilena Belardo in premessa all’Interrogazione sui Servizi Assistenziali ai disabili nell’ultimo Consiglio Comunale, li avevamo smascherati e questo aveva creato qualche scossone e turbamento anche all’interno di “Noi Ortesi” gruppo politico a cui l’Assessore alle Politiche Sociali fa riferimento. Ora la “decenza” è ripristinata!
Ma non siamo così ingenui da credere che tutto questo sia avvenuto senza un costo e conoscendo le “ambizioni” del nenonato gruppo locale della Lega Nord possiamo immaginare quale sia la “chiamata”.
Se la Cambiale che il Sindaco deve onorare per vivere tranquillo é la Presidenza di Acquedotti scpa, sarà la consacrazione e la dimostrazione plastica che questa Amministrazione é nel solco della politica di spartizione che ha caratterizzato la vita politica di Orta di Atella negli ultimi 20 anni.
Se questa sarà la condizione affinché la Lega Nord molli l’osso succulento della 328 sarà da intendersi come un vero e proprio atto di sopraffazione nei confronti dei cittadini senza contare che sarà l’ennesima dimostrazione che il Sindaco Villano evidentemente dice tanto per dire ma che la sua parola conta poco.
Qualcuno ci può accusare di essere malpensanti ma come si suol dire «A pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina», speriamo che non sia questo il caso e di essere, almeno per una volta, sbugiardati da questa Amministrazione.

Sversamenti, Roghi e la Lista della spesa

La Legge regionale 20/2013 prevede l’obbligo, in capo ai Comuni, di “individuare ed accertare, tramite apposito registro, le aree pubbliche e private interessate dall'abbandono e rogo di rifiuti nell'ultimo quinquennio, avvalendosi tra l'altro dei rilievi effettuati e messi a disposizione dagli organismi amministrativi e di controllo competenti anche a seguito di segnalazioni di singoli cittadini ed associazioni. Il registro è aggiornato con cadenza semestrale entro il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno”. Inoltre, il comune deve, una volta censite le aeree, mettere in campo azioni di bonifiche e messe in sicurezza, nel caso si tratti di zone pubbliche, mentre, nelle aree private, il comune deve mettere in mora il proprietario dell’area, obbligando lo stesso a mettere in sicurezza e bonificare l’area interessata. In caso contrario, il comune deve intervenire in danno.

Il 29 dicembre 2015, anno in cui il Comune di Orta di Atella istituì, in colpevole ritardo, il Registro delle Aree interessate ad abbandono di rifiuti e roghi,  abbiamo protocollato le Osservazioni al Registro, che furono quasi tutte accettate e che, ancora oggi, ne rappresentano l’ossatura. In quello stesso anno, la delega all’Ambiente faceva capo all’allora consigliere comunale e capogruppo di Maggioranza Andrea Villano.

Quell’atto sembrava l’inizio di un ritrovato interesse verso l’Ambiente; invece, niente fu attuato, tanto è vero che il 5 luglio 2016 abbiamo diffidato il Comune ad adempiere e, tornando nelle stesse zone già segnalate, abbiamo dimostrato, attraverso un reportage fotografico, che le cose non erano affatto cambiate, ma che erano tristemente peggiorate.

Le priorità di quella amministrazione tuttavia erano altre e, l’allora delegato all’Ambiente, Andrea Villano, non sembrò proprio impressionato da queste segnalazioni e diffide; così, il 5 settembre 2016 siamo stati costretti a presentare una nuova diffida ad adempiere tramite l’Associazione Consumatori Utenti, inviandola questa volta, per conoscenza, anche alle Autorità Regionali, al Ministero e all’ANAC.

La cosa sortì effetto? Assolutamente no! Infatti, nemmeno questa diffida ha convinto la passata Amministrazione a fare qualcosa, tanto è vero che la lunga vicenda si è conclusa a fine 2017 con un esposto – denuncia alla Procura della Repubblica contro le autorità competenti.

Ma oggi è accaduto un fatto eccezionale! Dopo 3 anni di delega all’Ambiente, ieri come consigliere comunale e oggi come sindaco, l’Ing. Andrea Villano partorisce un atto politico e amministrativo senza precedenti: infatti, dietro consiglio del Prefetto (sic!), il nostro Sindaco ha preparato una lista dei Siti interessati a sversamenti e gliel’ha consegnata.
Ma non è tutto; in un passaggio, in preda ad un delirio linguistico finalizzato allo scaricabarile, il Sindaco afferma:

Ovviamente non è in nostro potere il controllo della pubblica sicurezza, affidato alle mani sicure delle forze dell’ordine. Tuttavia abbiamo fatto nostro il problema e lo abbiamo posto in prefettura chiedendo degli interventi specifici

In pratica, con due frasi butta alle ortiche l’art. 54 del TUEL, l’art. 191 del D.Lgs 152/06 e le disposizioni della Legge Regionale n.20.

Ora, grazie alla lista della spesa inviata dal Sindaco, attendiamo che il Prefetto ci mandi l’Esercito; ma, più che sperare nell’intervento risolutivo del Prefetto, ci auguriamo che questa Amministrazione la smetta con i proclami da “Istituto Luce”, che ciascuno cominci ad assumersi le responsabilità dettate dal proprio ruolo e che, magari, ci si preoccupi finalmente di passare ai fatti.

“Villano si fermi!” Non siamo i soli a dirglielo

Ieri dalle colonne di Cronache di Caserta l’Avv. Renato Labriola ha lanciato un monito al Sindaco Andrea Villano e alla sua maggioranza con parole che non lasciano adito a fraintendimenti: “Fermate la variante, il PUC è farlocco”.

Dichiarazioni che l’Avvocato amministrativista di Caserta ha rilasciato in seguito alla bocciatura della Mozione presentata dall’opposizione per Revocare il P.U.C.

Ho appreso […] della volontà di procedere con una variante, da tecnico ritengo che questa alternativa costituisca un pericolo gravissimo […] la Procura della Repubblica ha già evidenziato la presenza di forti ombre di illiceità derivanti da condotte penalmente perseguibili. Nell’avviso di conclusione delle indagini si parla di “PUC farlocco”.

La posizione di Labriola è molto chiara, parte dalle stesse perplessità che avevano spinto Vincenzo Tosti, Marilena Belardo, Vincenzo Gaudino e Vincenzo Russo e chiedere la revoca del Piano Urbanistico e cioè dall’evidenza (secondo la Procura) di uno strumento che risponde ad una logica affaristica, e chiede a questa amministrazione di attendere l’esito delle indagini prima di prendere qualsiasi decisione.
L’avvocato Labriola per cortesia istituzionale, presumiamo, non si spinge a dire che sarebbe stato meglio togliere dall’imbarazzo un intera cittadina con la Revoca e programmare una nuova pianificazione, incentrata sui servizi, non lo dice ma la sua esigenza a rendere pubblica la propria posizione nasce proprio dalla bocciatura della Revoca proposta da parte dell’opposizione.

Chi è l'Avv. Renato Labriola?

Renato Labriola è il Commissario ad Acta, nominato dalla Provincia, del Piano Urbanistico Attuativo, i famosi PUA postumi previsti dal Piano Urbanistico Comunale, denominato “Arcobaleno” richiesto dall’Immobiliare Aprovitola SpA. Ne abbiamo già parlato all'indomani della nomina da parte della Provincia di Caserta qui

Ma quale Università! La Variante verrà redatta da un Professionista Esterno!

Dalla politica del fare alla politica del fake.
L’Amministrazione Villano oramai vive solo di proclami e di regolamenti di conti interni.
Era il 15 settembre e il Sindaco Villano, dal suo profilo Facebook, così sentenziava:

La #notizia sembra apparentemente tecnica ma in realtà contiene forse una delle scelte più importanti dell’amministrazione che rappresento: la decisione di annullare l’incarico ad un professionista esterno per le varianti al piano urbanistico imposte dal Tribunale Amministrativo e contestualmente di affidarle al Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli studi della Campania, “Luigi Vanvitelli” a cui chiederemo supporto tecnico e scientifico

Avranno quindi deciso di fare come aveva proposto due giorni prima l’Assessore all’Urbanistica Luigi Macchia, ovvero di revocare l’incarico a professionisti esterni per affidare la redazione del P.U.C. all’Università come hanno poi annunciato? Ma manco per idea!
I nostri eroi infatti, dopo aver deciso di revocare l’incarico al Tecnico che doveva adeguare le Tavole del P.U.C. secondo le indicazioni del T.A.R., dopo aver optato per una Variante Generale al P.U.C., hanno deciso di affidare la redazione della variante a…UN PROFESSIONISTA ESTERNO!

E l’Università che fine ha fatto? L’ateneo offrirà un supporto al redattore (se offri supporto al redattore significa che non sei tu il redattore) e, nel frattempo, l’Amministrazione chiede al Dirigente di quantizzare l’entità della spesa di tale supporto.
Non vogliamo addentrarci nelle scelte politiche in campo urbanistico di questa maggioranza (a questo penseranno i nostri rappresentanti domani in Consiglio Comunale), ma evidenziare ancora una volta le difficoltà di una maggioranza che arranca e va avanti solo a proclami.

P.S. Ci vediamo domani in Consiglio Comunale dalle ore 11:00.