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“Villano si fermi!” Non siamo i soli a dirglielo

Ieri dalle colonne di Cronache di Caserta l’Avv. Renato Labriola ha lanciato un monito al Sindaco Andrea Villano e alla sua maggioranza con parole che non lasciano adito a fraintendimenti: “Fermate la variante, il PUC è farlocco”.

Dichiarazioni che l’Avvocato amministrativista di Caserta ha rilasciato in seguito alla bocciatura della Mozione presentata dall’opposizione per Revocare il P.U.C.

Ho appreso […] della volontà di procedere con una variante, da tecnico ritengo che questa alternativa costituisca un pericolo gravissimo […] la Procura della Repubblica ha già evidenziato la presenza di forti ombre di illiceità derivanti da condotte penalmente perseguibili. Nell’avviso di conclusione delle indagini si parla di “PUC farlocco”.

La posizione di Labriola è molto chiara, parte dalle stesse perplessità che avevano spinto Vincenzo Tosti, Marilena Belardo, Vincenzo Gaudino e Vincenzo Russo e chiedere la revoca del Piano Urbanistico e cioè dall’evidenza (secondo la Procura) di uno strumento che risponde ad una logica affaristica, e chiede a questa amministrazione di attendere l’esito delle indagini prima di prendere qualsiasi decisione.
L’avvocato Labriola per cortesia istituzionale, presumiamo, non si spinge a dire che sarebbe stato meglio togliere dall’imbarazzo un intera cittadina con la Revoca e programmare una nuova pianificazione, incentrata sui servizi, non lo dice ma la sua esigenza a rendere pubblica la propria posizione nasce proprio dalla bocciatura della Revoca proposta da parte dell’opposizione.

Chi è l'Avv. Renato Labriola?

Renato Labriola è il Commissario ad Acta, nominato dalla Provincia, del Piano Urbanistico Attuativo, i famosi PUA postumi previsti dal Piano Urbanistico Comunale, denominato “Arcobaleno” richiesto dall’Immobiliare Aprovitola SpA. Ne abbiamo già parlato all'indomani della nomina da parte della Provincia di Caserta qui

Ma quale Università! La Variante verrà redatta da un Professionista Esterno!

Dalla politica del fare alla politica del fake.
L’Amministrazione Villano oramai vive solo di proclami e di regolamenti di conti interni.
Era il 15 settembre e il Sindaco Villano, dal suo profilo Facebook, così sentenziava:

La #notizia sembra apparentemente tecnica ma in realtà contiene forse una delle scelte più importanti dell’amministrazione che rappresento: la decisione di annullare l’incarico ad un professionista esterno per le varianti al piano urbanistico imposte dal Tribunale Amministrativo e contestualmente di affidarle al Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli studi della Campania, “Luigi Vanvitelli” a cui chiederemo supporto tecnico e scientifico

Avranno quindi deciso di fare come aveva proposto due giorni prima l’Assessore all’Urbanistica Luigi Macchia, ovvero di revocare l’incarico a professionisti esterni per affidare la redazione del P.U.C. all’Università come hanno poi annunciato? Ma manco per idea!
I nostri eroi infatti, dopo aver deciso di revocare l’incarico al Tecnico che doveva adeguare le Tavole del P.U.C. secondo le indicazioni del T.A.R., dopo aver optato per una Variante Generale al P.U.C., hanno deciso di affidare la redazione della variante a…UN PROFESSIONISTA ESTERNO!

E l’Università che fine ha fatto? L’ateneo offrirà un supporto al redattore (se offri supporto al redattore significa che non sei tu il redattore) e, nel frattempo, l’Amministrazione chiede al Dirigente di quantizzare l’entità della spesa di tale supporto.
Non vogliamo addentrarci nelle scelte politiche in campo urbanistico di questa maggioranza (a questo penseranno i nostri rappresentanti domani in Consiglio Comunale), ma evidenziare ancora una volta le difficoltà di una maggioranza che arranca e va avanti solo a proclami.

P.S. Ci vediamo domani in Consiglio Comunale dalle ore 11:00.

Chi sono queste persone che presidiano Ufficio Tecnico e SUAP?

L'ultima interrogazione tra quelle che il 7 Settembre 2018 i Consiglieri Vincenzo Tosti e Marilena Belardo del Gruppo Consiliare "Costruire Alternative" a cui fanno riferimento il nostro Collettivo, demA e Diversamente Ortesi, Vincenzo Russo (Movimento 5 Stelle) e Vincenzo Gaudino (Democratici e Riformisti) hanno protocollato 2 Mozioni e 4 Interrogazioni. 
Le passeremo in rassegna illustrandole e cercando di capire per ognuna cosa ci ha spinto a presentarla.

Uno strano fenomeno si è verificato dall’insediamento dell’Amministrazione Villano, un fenomeno che si è percepito subito e a cui tutti, forza di cose, hanno dovuto far caso,  la presenza di persone negli uffici comunali, in particolar modo nel SUAP e nell’Ufficio Tecnico, che da un rapido controllo non risultano essere ne Dipendenti Comunali ne facenti parte del Consiglio o della Giunta Comunale

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Servizi ai Disabili: Basta Ritardi!

L'intervista in cui Marilena Belardo (Città Visibile) illustra l'interrogazione presentata per chiedere chiarimenti sull'erogazione dei servizi ai disabili.
L'interrogazione è tra quelle che il 7 Settembre 2018 i Consiglieri Vincenzo Tosti e Marilena Belardo del Gruppo Consiliare "Costruire Alternative" a cui fanno riferimento il nostro Collettivo, demA e Diversamente Ortesi, Vincenzo Russo (Movimento 5 Stelle) e Vincenzo Gaudino (Democratici e Riformisti) hanno protocollato 2 Mozioni e 4 Interrogazioni. 
Le passeremo in rassegna illustrandole e cercando di capire per ognuna cosa ci ha spinto a presentarla.

Qui l’articolo di CampaniaNotizie.com

Assunzioni stagionali: Necessità o Clientelismo?

La seconda interrogazione tra quelle che il 7 Settembre 2018 i Consiglieri Vincenzo Tosti e Marilena Belardo del Gruppo Consiliare "Costruire Alternative" a cui fanno riferimento il nostro Collettivo, demA e Diversamente Ortesi, Vincenzo Russo (Movimento 5 Stelle) e Vincenzo Gaudino (Democratici e Riformisti) hanno protocollato 2 Mozioni e 4 Interrogazioni. 
Le passeremo in rassegna illustrandole e cercando di capire per ognuna cosa ci ha spinto a presentarla.

In virtù dell’assunzione di 11 lavoratori stagionali che si stanno occupando della raccolta rifiuti, sorgono domande e riflessioni che si legittimano se consideriamo la peculiarità del caso ortese. Continua a leggere Assunzioni stagionali: Necessità o Clientelismo?

A che stiamo con gli A.T.O.?

La prima Interrogazione che il 7 Settembre 2018 i Consiglieri Vincenzo Tosti e Marilena Belardo del Gruppo Consiliare "Costruire Alternative" a cui fanno riferimento il nostro Collettivo, demA e Diversamente Ortesi, Vincenzo Russo (Movimento 5 Stelle) e Vincenzo Gaudino (Democratici e Riformisti) hanno protocollato 2 Mozioni e 4 Interrogazioni. 
Le passeremo in rassegna illustrandole e cercando di capire per ognuna cosa ci ha spinto a presentarla.

Prima di tutto un chiarimento: Cosa sono gli A.T.O.?

L’ambito territoriale ottimale (ATO), è un territorio su cui sono organizzati servizi pubblici integrati, ad esempio quello idrico o quello dei rifiuti . Tali ambiti sono individuati dalle regioni con apposita legge regionale e su di essi agiscono le Autorità d’ambito, strutture dotate di personalità giuridica che organizzano, affidano e controllano la gestione del servizio integrato.

Continua a leggere A che stiamo con gli A.T.O.?

Perché revocare il P.U.C.?

La seconda Mozione tra quelle che il 7 Settembre 2018 i Consiglieri Vincenzo Tosti e Marilena Belardo del Gruppo Consiliare "Costruire Alternative" a cui fanno riferimento il nostro Collettivo, demA e Diversamente Ortesi, Vincenzo Russo (Movimento 5 Stelle) e Vincenzo Gaudino (Democratici e Riformisti) hanno presentato. 
Le passeremo in rassegna illustrandole e cercando di capire per ognuna cosa ci ha spinto a presentarla.

Se il Piano Urbanistico Comunale, approvato con delibera del Consiglio Comunale in data 8 luglio 2014, non solo è stato realizzato in aperto contrasto con il PTCP e con il parere degli organismi provinciali, ma, soprattutto, non assolve la sua funzione essenziale di riequilibrare il territorio, tutelando il tessuto urbano da ulteriori tentativi di devastazione ambientale;

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Malapolitica porta a Malascuola. Cronaca di come si uccide il futuro.

Molte strutture non sono a norma, molte sono vecchie. Quelle nuove sono nate già vecchie. Gli ultimi allarmi che gettano ancora sale sulla ferita della carenza strutturale, di un servizio quasi mai degno di uno Stato che si definisce di diritto. A Orta non è cosa. A Orta non è Stato.

E bene fa la minoranza ad incalzare su questa realtà, nonostante l’interessamento sia strumentale ed ogni argomento, ogni problema assume i contorni di una resa dei conti tra vecchi alleati. Bene fa pure la maggioranza, a rassicurare i cittadini ed effettuare i sopralluoghi, anche se alla rinfusa e senza alcuna autocritica che pure s’imporrebbe doverosa dal momento che l’attuale sindaco è stato responsabile dell’edilizia scolastica anche nei decenni passati. Ovviamente fanno bene i genitori a preoccuparsi e a pretendere certezze e garanzie.

Ad Orta evidentemente tutti fanno bene, ma solo la politica può restituire un quadro chiaro della situazione. La politica: questa sconosciuta. La politica intesa nelle sue declinazioni di responsabilità e di programmazione. La responsabilità è quella che questa amministrazione deve assumersi insieme ai propri dirigenti e tecnici nel momento in cui decide di tenere aperta una struttura pubblica; la programmazione è quella che si pretende nella pianificazione di quegli interventi che sono ormai necessari e chissà se sufficienti a rendere “certificabili” gli istituti.

Nulla più e nulla meno rispetto a quello che detta la Costituzione Repubblicana, oggi così tanto amata che molti vorrebbero sfasciarla. Per cui deve essere garantito a tutti un livello di istruzione il più possibile qualitativamente e culturalmente omogeneo nel territorio nazionale.

Cerchiamo di essere chiari: se è vero che non si possono chiudere edifici scolastici che versano nelle stesse condizioni di sempre senza nessun evento rilevante da giustificare misure di emergenza, interrompendo l’anno scolastico di 3.000 alunni, è altrettanto vero che non si può pretendere che nel momento in cui un Tecnico Comunale certifica l’inagibilità di queste strutture si resti immobili facendo finta di niente. Praticamente siamo in attesa dell’evento rilevante.

Non è moralmente e politicamente accettabile restare nella condizione del non volersi assumere la responsabilità tecnica e politica dell’agibilità delle scuole e contemporaneamente non provvedere ad una programmazione degli interventi da effettuare con date certe e con una gestione trasparente da portare a conoscenza della cittadinanza.

Non c’è più tempo, le scorciatoie sono finite. Il Consiglio Comunale del prossimo 18 novembre rappresenta l’ultima occasione per i nostri amministratori per dimostrare di avere un minimo interesse a quello che abbiamo in comune loro malgrado: i ragazzi, il loro diritto allo studio, la loro sicurezza, il loro futuro.

Il sindaco e l’assessore di riferimento relazionino su come intendono intervenire sulle strutture; forniscano una programmazione seria con date certe sugli interventi. Diano il senso di aver finalmente assunto la gravità della situazione e la necessità di uscirne attraverso l’assunzione delle proprie responsabilità passate e di quelle, giocoforza, future.

Non ci si chieda però di sopravvivere anche a questa situazione così com’è, perché non lo accetteremo. Perché a tutto c’è un limite. Perché su questa vicenda il limite ce lo siamo già lasciati alle spalle.

Orta è ancora una discarica

A sette mesi dai prospetti redatti dall’ufficio tecnico con l’indicazione delle aree pubbliche e private dove si sono verificati abbandoni o roghi di rifiuti, a sei mesi dalle nostre Osservazioni in cui a quel prospetto indicavamo altre aree non inserite e comunque interessate dal fenomeno, a tre mesi dalla delibera di Giunta n. 18 che approvava il registro delle aree interessate da abbandono e rogo di rifiuti siamo tornati sui luoghi delle discariche per appurare che tutto è come prima.

Dobbiamo constatare che l’Amministrazione Comunale non solo è stata deficitaria ma ha totalmente ignorato il problema e mentre il Sindaco inaugurava con appena 20 anni di ritardo l’inizio dei lavori del Cimitero Comunale a San Pancrazio, a 100 metri bruciava di tutto.

Un inferno a cui non si è voluto mettere mano, un problema che evidentemente non c’è volontà politica di risolvere.

Di fronte a questo immobilismo è stato inevitabile per noi dover protocollare una diffida ad adempiere secondo le Leggi Regionali e dello Stato, chiediamo al Sindaco e alla Giunta Comunale di usare i mezzi messi a disposizione, peraltro limitati, dalla legislazione corrente.

Pretendiamo che questa Amministrazione la smetta di preoccuparsi solo di poltrone, come ha fatto finora con la Presidenza del Consiglio Comunale, come ha fatto con la Presidenza della Acquedotti scpa, come ha fatto con le deleghe illegittime affidate ai Consiglieri Comunali.

Pretendiamo che questi Amministratori che nonostante i tanti anni di vassallaggio risultano ancora improvvisati alla politica, provino a governare se ne sono capaci o se ne vadano a casa.

Pretendiamo un minimo di decenza amministrativa.

Lo stato in cui versano alcune zone di Orta di Atella sono indegne per un paese civile.

Qui il reportage fotografico delle Discariche che sono rimaste tali:

  1. Eurocompost – Coordinate 40.971164N 14.286844 E
  2. Località Masseria San Nicola Coordinate 40.991757N 14.282025 e Località Santo Stefano Coordinate 40.992079N 14.280453E
  3. Località Masseria Barone Coordinate 40.978120N 14.269950E
  4. Prolungamento via Clanio e Località Cervone Coordinate 40.978845 N 14.281503 E
  5. San Pancrazio Coordinate 40.987099 N 14.289073 E
  6. Zona PIP 2 ambito 22 Coordinate 40.978185N 14.272450E
  7. Via Giardino Ciardulli e Località Tavernole Coordinate 40°58’24.1N 14°16’51.8E
  8. Via San Michele Coordinate 40.991446N 14.289611 E

Il documento consegnato al Comune di Orta di Atella, protocollo n. 10102 del 05/07/2016, è scaricabile da qui.

È finito il teatrino!

“Servizio trasporto disabili assente”;
“Banco Alimentare sospeso da 6 mesi”;
“Refezione scolastica che non parte”;
“Aule non a norma nel Centro Pastorale”;
“Stipendi non pagati ai dipendenti della raccolta rifiuti”.

Le motivazioni che hanno portato in questi mesi quattro esponenti della maggioranza a passare in minoranza (e non all’opposizione: opposizione è un’altra cosa…) sono davvero nobili, o meglio sarebbero stati nobili se queste persone fossero degli idealisti che credevano di essersi imbarcati in un’avventura elettorale con Pepe Muijca, salvo poi scoprire che il loro Sindaco altro non era che un novello Caligola.

Purtroppo questa purezza d’animo ai “4 dissociati” non riusciamo a riconoscerla, sia ben inteso non sul piano umano, ma politicamente. Loro sapevano cosa era il carrozzone elettorale che avevano deciso di abbracciare; l’assenza di una programmazione politica di ampio respiro era il cardine del loro programma. Chi ha sostenuto le liste del sindaco Mozzillo (salvo qualche riempilista inconsapevole) era ben cosciente che il loro ruolo altro non era che l’occupazione di un luogo di potere in conservazione di ciò che negli anni precedenti si era fatto: fare la guardia al Piano Urbanistico Comunale e mettere qualcosa a posto in attesa del Commissariamento o, addirittura, nell’attesa che in altri e alti livelli si lavorasse per scongiurare il commissariamento.

Lo stesso Sindaco Mozzillo, che probabilmente riteneva la sua avventura di più breve durata, ad un certo punto si sarà lasciato ingolosire dalla situazione. Egli infatti non ha perso tempo nel costruirsi intorno una cerchia politica che, nelle sue intenzioni, lo avrebbe dovuto accompagnare nel caso questo benedetto scioglimento non fosse arrivato e costruirsi una maggioranza che fosse risicata ma non più ricattabile dai cosidetti dissidenti. Così avrà pensato di poter pagare qualche cambiale elettorale e mandare qualche “pizzino” ai nuovi nemici politici paventando la cacciata della Pubbliservizi.

Ma davvero Orta ha tempo per questo imbarazzante teatrino?

Non sarebbe meglio che, invece delle motivazioni di facciata, questi signori (tutti) si decidessero di farci sapere la reale condizione del nostro Comune? Che queste persone ci facessero conoscere la situazione debitoria, ma anche la situazione strutturale che stiamo vivendo, dato che questa condizionerà la vita dei cittadini per i prossimi 20 anni?

Perché costoro non spiegano ai cittadini come funziona il ciclo virtuoso che dovrebbe portare alla costituzione dei soldi per retribuire i dipendenti della raccolta rifiuti e soprattutto, dove si inceppa questo circuito? C’erano fondi per la creazione di un Polo Scolastico e la ristrutturazione delle strutture scolastiche esistenti? Se sì, che fine hanno fatto questi soldi? Perchè il servizio di mensa scolastica non viene appaltato? Ci sono interessi che non conosciamo?

Questo tipo di denuncia avrebbe fatto dei quattro consiglieri dissociati dal Sindaco, esponenti dell’opposizione e non semplici consiglieri che per calcolo politico passano dalla maggioranza alla minoranza.

Questo tipo di denuncia avrebbe fatto del Sindaco un amministratore con la schiena dritta, che non accetta i dettami di vecchi politici nell’ombra e non un delfino che sogna di diventare squalo.

Questo tipo di denuncia avrebbe fatto di questa Consiliatura un referente decente col quale cominciare a fare un discorso politico; invece, resta la cosa per cui è nata, ovvero il presidio del potere e la tutela degli interessi di pochi. Una perdita di tempo per i cittadini, non certo per loro. Una grande e costosa perdita di tempo.