No, non è uno scherzo ma una notizia reale, Orta di Atella è la città italiana con l’età media più bassa d’Italia appena 33,6 anni davanti a Livigno, località alpina in provincia di Sondrio, e a Gricignano di Aversa. Una bella soddisfazione, con ben 109 nascite nei primi quattro mesi dell’anno contro i soli 38 decessi, una media che sicuramente sarà andata in picchiata negli anni del “favoloso” boom edilizio, periodo durante il quale la popolazione ortese è passata dai 13.070 abitanti del censimento del 2001 ai 25.162 abitanti del 2011: cifre da capogiro!
Orta di Atella era diventata il Paese degli sposini e dei fiocchi rosa e celesti con tante giovani coppie che pensavano di fare l’investimento della loro vita in quel Paese fino a qualche anno prima quasi sconosciuto alle cronache e dedito perlopiù all’agricoltura; un Paese che nel giro di qualche anno prometteva una crescita esponenziale: ricchezza, investimenti nell’edilizia, posti di lavoro, clientele, bolla immobiliare in espansione e una classe politica tanto sfacciata e rampante quanto arrogante. A tratti sembrava di rivivere le celebri scene del celebre film Le mani sulla città di Francesco Rosi, e così è stato.
Nessuna città sembrava più adatta per quell’investimento ultradecennale chiamato mutuo, con i tassi di interesse e la rata da pagare che ogni mese vanno e vengono strozzando con un cappio al collo i consumi e il potere d’acquisto delle famiglie. E chissà quante giovani coppie si sono ritrovate con l’Autorità Giudiziaria che andava a contestare la legittimità di quell’investimento e il Comune che ritirava le licenze appena concesse partorendo i decreti di abbattimento delle costruzioni appena edificate.
Ma torniamo al Paese dei record, non dissimile dal Paese reale: non tutti sanno che se Orta di Atella nel 2016 sale sul podio come paese più giovane, nel 2014 già aveva conquistato un importante primato: Il paese tra i 10.000 e i 50.000 abitanti con il debito complessivo più alto! L’incidenza dei debiti totali (attivi e passivi) del Comune in relazione alle entrate correnti riscosse nel corso dell’anno è più del 400%, un grande risultato frutto di decenni di mala amministrazione: proprio il mese scorso l’Organo Straordinario di Liquidazione con delibera n.8 del 14/09/2016 stimava la massa passiva del Comune a c.a. 29 milioni di Euro. In pratica tenendo conto dei circa 27.000 abitanti attualmente residenti sul suolo ortese, il debito pro/capite supererebbe i mille euro, compresi i 109 neonati nei primi mesi di quest’anno alle cui famiglie vanno i nostri migliori auguri!
Certo non ci dispiacerebbe se l’attuale Sig. Sindaco – già vice-Sindaco nella passata Amministrazione – e l’Assessore al Bilancio (di oggi ma anche di ieri) ci spiegassero come si arrivi a tali cifre! E in effetti siamo di fronte ad un altro tentativo di record, quello nello stabilire la latitanza politica più lunga: cos’altro c’è da vincere?
Ma è altrettanto opportuno ribadire che noi cittadini non siamo in debito con nessuno! Paghi piuttosto chi ha lucrato e speculato sulle nostre vite e sul nostro desiderio di vivere una vita all’altezza dei nostri sogni e delle nostre aspirazioni!
di Francesco Comune e Giuseppe Cerreto