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Una storia sbagliata

“È una storia da dimenticare
È una storia da non raccontare
È una storia un po’ complicata
È una storia sbagliata”
Fabrizio De Andrè

LA CRONACA

Questa è una storia vera, drammatica, di quelle senza alcun lieto-fine: è la storia di Palmina, ragazza bruciata viva a 14 anni perché non voleva prostituirsi. 14 anni vissuti troppo in fretta e finiti troppo presto, un’età dell’innocenza che ci ricorda quanto la realtà lì fuori sia pericolosa e meschina, frutto di una società sessista, maschilista e violenta.  

Facciamo un passo indietro. Palmina vive con la famiglia nelle case popolari in un paese nel brindisino. E’ una ragazza solare, sveglia, intelligente e come tutte le adolescenti della sua età sogna l’amore; ma è l’amore sbagliato: Giovanni, un ufficiale dell’esercito immischiato nel giro della prostituzione minorile.

Un giorno il fratello di Palmina di ritorno a casa la trova avvolta tra le fiamme. A nulla valse la corsa in ospedale per salvarle la vita: prima di esalare l’ultimo respiro, dopo 22 giorni di agonia, Palmina riuscì però a pronunciare i nomi dei suoi aguzzini; uno di loro era proprio l’uomo di cui era innamorata, Giovanni. 

In seguito al susseguirsi delle varie udienze processuali rimbalzate tra omertà, false testimonianze e depistaggi, gli assassini della ragazza verranno assolti dall’accusa di omicidio per insufficienza di prove e il caso verrà archiviato come ”suicidio”. Una vergogna. Palmina è stata uccisa due volte.  

A quasi quarant’anni dalla sua scomparsa il libro “Palmina. Una storia sbagliata” ci guida in quei giorni terribili fatti di orrore e ingiustizia. Nel 2016, dopo le estenuanti battaglie compiute dalla sorella affinché ne venisse riconosciuto il femminicidio, la Corte di Cassazione ha riaperto il caso per permettere alla Procura di Bari di avviare il procedimento per omicidio volontario aggravato a carico di ignoti. Una storia, quella di Palmina, che lascia l’amaro in bocca e che a distanza di anni, tra indignazione, sgomento e stupore, grida ancora giustizia. 

GLI AUTORI

“Palmina. Una storia sbagliata” è scritto a sei mani da Mario Gianfrate, Sara Cordella e Pierdomenico Corte-Ruggiero. Gianfrate è storico, scrittore, autore, giornalista dell’Avanti! e direttore del settimanale Il SudEst, ha pubblicato numerosi saggi. Sara Cordella è consulente esperta di criminologia presso il Tribunale di Venezia. Corte-Ruggiero ha raccontato da fotoreporter i più importanti cold case italiani, dal rapimento di Moro agli omicidi del mostro di Firenze. 

L’ASSOCIAZIONE

L’associazione Ebano si occupa della tutela dei diritti delle donne vittime di prostituzione per le quali la Legge Italiana non riconosce lo status di vittime di tratta. Donne “invisibili”, private della loro dignità e dei loro diritti, abbandonate al sistema di sfruttamento sessuale. L’associazione offre loro servizi di ogni tipo: soggiorno, ospitalità, cure, assistenza legale, sostegno psicologico, corsi di formazione, oltre alla realizzazione di progetti volti al ricongiungimento familiare. Lo scopo è quello restituire dignità alle donne affinché, lontane dalla strada, possano ritornare a vivere la propria vita.