Città Visibile Logo

Intervista a Gaetano Chirico Legale dell’ACU

Cos’è l’ACU ? Come si sta muovendo ad Orta di Atella ?
L’ACU – Associazione Consumatori Utenti – si propone di tutelare il cittadino consumatore, non come soggetto generico, ma come cittadino considerato a 360°, fruitore, cioè, di tutti quei servizi pubblici che gli devono essere erogati per legge. Proprio sulla base di questa ultima considerazione si è avviato una interlocuzione con il Sindaco di Orta di Atella – Giuseppe Mozzillo
Perchè ha deciso di supportare il Collettivo Città Visibile in questa azione ?
In seguito ad un incontro avuto in un convegno con Vincenzo Tosti, Presidente del Collettivo e attivista per l’ambiente, con il quale è poi nata una forte amicizia che ci ha portato ad iniziare una serie di battaglie legali non solo ad Orta di Atella.
Che disponibilità ha incontrato da parte dell’amministrazione comunale nel risolvere il problema ambientale ?
Sinceramente, non mi sento e non mi trovo nella condizione di potermi pronunciare in maniera definitiva al riguardo. Dopo quasi un anno dalla prima diffida ad adempiere rispetto al “Registro delle Aree soggette a sversamento” il Sindaco si è deciso ad avere un confronto con noi e solo in seguito ad una nota del Ministero dell’Ambiente da noi sollecitato. Da una parte ho visto un Sindaco propenso ad avviare un vero e proprio rinnovamento dall’altro questa propensione finora non è sfociata neanche in gesti, per così dire, simbolici. Quindi, dalla interlocuzione avviata, vedremo se si arriverà a dei risvolti positivi o si rimarrà nel campo delle chiacchiere vane.
Si resta in attesa.

L’Arte e il Culto

L’artista di fama internazionale Lello Esposito arriva con le sue opere al Palazzo Ducale di Sant’Arpino in occasione della rassegna culturale Pulcinellamente, ideata e organizzata dall’unione dei Comuni Atellani.
La mostra intitolata ‘‘Da Maccus a Pulcinella. La metamorfosi di una maschera’’ vuole rappresentare, attraverso le opere pittoriche e scultoree dell’artista partenopeo che vive tra Napoli e New York, un ritorno alle origini e alla tradizione attraverso lo strumento dell’arte contemporanea e riscoprire quel filo rosso che collega la tradizione delle Maschere Atellane alla popolare figura di Pulcinella.
Ma folklore e tradizione non sono che la punta dell’iceberg di un’arte che, nella ricerca del culto, mescola forme e colori di una rappresentazione simbolica: la maschera è la dimensione ancestrale dell’uomo che fatica a nascondere una natura fatta di malinconica rassegnazione di fronte all’ineluttabilità dello scorrere della vita.
Sullo sfondo una Napoli simbolica che vive una metamorfosi immobile, una città kafkiana, sempre uguale eppure diversa, che segna il destino delle genti che si nascondono nel suo ventre: passato e presente si incontrano e si scontrano nella rappresentazione artistica dell’uomo contemporaneo, uno scontro titanico senza vinti né vincitori di cui l’artista porta il peso e si fa portavoce.
La forza viscerale del Vesuvio sta per esplodere in tutta la sua passione mentre Pulcinella è l’anarchico tra gli anarchici, ultimo eroe romantico del suo popolo, libero da ogni schema razionale, risponde alle pulsioni più profonde ed emerge come una lava rossa che da secoli giace nelle viscere della terra e dell’animo umano. Il Pulcinella di Esposito è il Sisifo contemporaneo che sapendo di dover morire, trova la sua liberazione nella sopportazione della vita.
Celebri le parole di Massimo Troisi a riguardo: «Non ho mai visto la mia anima, eppure entrando nello studio di Lello Esposito ne ho sentito l’odore».

Figli di uno sport minore?

Pallamano. Uno Sport semi sconosciuto nel resto dell’Hinterland diventa e rappresenta ad Orta di Atella lo Sport del Popolo. Stagioni esaltanti, quelle degli anni ’80 e ’90 e una ribalta Nazionale che fece sognare molta Gioventù Ortese, poi il dimenticatoio e la dimenticanza fino al ritorno dell’ultimo decennio, gli atleti di ieri si fanno dirigenti, si prendono sulle spalle un movimento che non meritava di morire e lo riportano la dove si era fermato anni prima, ai successi e alla ribalta Nazionale.
Uno Sport bistrattato che non è mai riuscito a diventare anche nelle scelte politiche, punta di diamante di un Territorio, considerato ingiustamente come Sport Minore. Niente a che vedere con l’amato, coccolato e finanziato Calcio sul quale molta politica ha costruito anche consenso elettorale ma che quasi mai ha lasciato ricordi di vittorie e successi e quasi sempre gestioni opache e opere di sperpero pubblico, come lo Stadio Comunale che resta, immutato, vandalizzato e saccheggiato a futura memoria di ciò che è stata la classe politica dell’ultimo ventennio.
Un Campionato di B Mascile e la cantera delle Under 12, 14 , 16 e 18 per l’USCA il tempo sembra non essere mai passato, dalle partite all’aperto della De Gemmis al chiuso del PalaLettieri la Pallamano resta uno dei pochi punti di riferimento per Orta di Atella.
Ma oggi come ieri la partita più importante si gioca con le infrastrutture carenti e a volte fatiscenti.
C’è da affrontare immediatamente la questione della gestione delle strutture pubbliche, come il Parco Giochi e il Palasport, l’amministrazione deve decidere da che parte giocare questa partita e dare finalmente slancio a un movimento che per troppo tempo ha dovuto sbracciarsi per farsi spazio.
Una partita che si gioca sopratutto dalla parte di una gestione pulita e trasparente, nella quale speriamo l’Amministrazione segni nella porta giusta.