Il primo pensiero che viene leggendo il parere legale che il Sindaco Andrea Villano (non l’opposizione cattiva e subdola) ha chiesto all’Avvocato che assiste il Comune nella vicenda della Farmacia Sagripanti circa la possibilità di una proroga a tempo condizionata allo spostamento in un altro locale è uno solo:
qualcuno deve delle scuse
Non a noi, che siamo stati dipinti come strumentalizzatori di tragedie; come gruppo che abbandona l’ancora della legalità e che arriva a chiedere l’applicazione di soluzioni “illegittime” e al di fuori del perimetro della legalità pur di mettere in difficoltà il Sindaco Villano; come sciacalli che usano le disgrazie alla maniera di un grimaldello politico.
Non a noi, nonostante avessimo ragione ad insistere, avessimo ragione nel chiedere a questa amministrazione non un “atto di coraggio”, perché da ciò che scrive l’Avv. Giuseppe Maria Perullo si capisce chiaramente che non serviva avere coraggio (e quindi la cosa era ampiamente alla portata del nostro Sindaco) ma serviva solo una cosa: una volontà politica limpida e chiara.
Presupposto che dovrebbe essere costituente per un Sindaco e la sua maggioranza.
Le scuse, questa maggioranza e il Sindaco, le devono a 14 lavoratori, a 14 uomini e donne in carne ed ossa, esasperati dal loro traccheggiamento, colpiti dagli strascichi di una strumentalizzazione politica che esiste, ma solo in seno alla maggioranza, 14 esseri umani usati come strumento di ritorsione e fatti passare per vandali che chiedevano qualcosa di impossibile e quasi illegale.
Non ammette interpretazioni il parere dell’Avvocato Perullo inviato al Sindaco il 07/06/2019:
Fatte tali premesse posso concludere nel senso che l’istanza di proroga può essere accolta, fino al perfezionamento del procedimento di trasferimento presso altra sede, in quanto:
Sussiste l’interesse pubblico alla permanenza sul territorio comunale di una farmacia in esercizio;
Sussiste l’interesse alla tutela dei livelli occupazionali che verrebbero compromessi dalla definitiva chiusura della farmacia;
La concessione della proroga non inficia la legittimità del doveroso provvedimento di sgombero, in quanto incide unicamente sulle modalità di esecuzione, differendone gli effetti di pochi mesi.
Una disamina lucida e puntuale, quella dell’Avvocato nominato dal Sindaco Andrea Villano, non dai lavoratori, dai proprietari o dalla minoranza consiliare.
Un parere che va di traverso a quanti in questi mesi hanno lavorato per affossare ogni possibile soluzione.
La conclusione della vicenda è quindi nelle mani del Sindaco e della Giunta, facciano un atto di indirizzo politico secondo le indicazioni del legale e procedano secondo i poteri che l’ordinamento offre qualora il funzionario dovesse rifiutarsi di ottemperare.
Al Sindaco facciamo un appello: se ha un problema politico in Giunta faccia preparare dal proprio gruppo consiliare una mozione con l’indirizzo politico e riceverà il nostro voto favorevole.
Non ci sono più maschere che tengano, basta traccheggiare, basta alibi, basta scuse. La linea è tracciata e potrà essere applicata anche ad altri casi che dovessero presentarsi in futuro: colpire l’abusivismo ma non far pagare le colpe dell’abuso alle attività commerciali.
P.S. Sembra che al Sindaco possa bastare il parere tecnico dell’avvocato per operare con un atto monocratico. Veramente non ci sono più alibi!