Un’altra batosta, come se piovessero, per il Comune di Orta di Atella sull’affaire Conad, una randellata che arriva in un momento particolarmente turbolento, con il panorama commerciale ortese che vede, una dopo l’altra, piccole e grandi attività da anni presenti sul territorio costrette a chiudere per gli strascichi delle politiche del cemento degli anni passati.
Il colosso della Grande Distribuzione in modo beffardo rischia di aprire i battenti in un edificio considerato abusivo sia per il vecchio P.R.G. sia per il P.U.C., ricevendo via libera dal Tribunale Amministrativo il quale obbliga il Comune a concedere l’autorizzazione ad aprire entro 60 giorni adempiendo una precedento sentenza di Gennaio 2019.
Rischiamo di non capire, dunque facciamo un pò di chiarezza:
– Il Responsabile delle Politiche del Territorio, Ing. Raffaele Villano, concede il via libera all’apertura della struttura commerciale a marchio “Conad” in dei locali abusivi il cui permesso a costruire è stato raggiunto, negli anni addietro, da annullamento in autotutela. Annullamento che non è mai potuto diventare “reale” dal momento che il relativo fascicolo è stato sequestrato dalle autorità giudiziarie;
– L’allora Responsabile di Area, Ing. Adele Ferrante, blocca l’apertura facendo rilevare le difformità dei locali. La stessa Ferrante viene “rimossa” ed in suo luogo nominato proprio Raffaele Villano. Ci sarebbe da soffermarsi sull’assoluta inadeguatezza dell’amministrazione Villano nella gestione di certi ruoli e di determinate situazioni, peraltro molto delicate.
Ma procediamo.
– La società richiedente l’autorizzazione all’apertura ricorre al TAR ottenendo un’ordinanza che annulla la sospensione, rinviando alla discussione nel merito che avverrà ad ottobre 2019. Tradotto: il Conad può aprire in attesa di capire, ad ottobre, chi delle parti in causa ha ragione.
La prima domanda che sorge quasi spontanea è la seguente:
Perché l’Amministrazione Villano non ha fatto ricorso all’ordinanza del TAR che permetteva la temporanea apertura nell’attesa della discussione nel merito?
Va ricordato, peraltro, che nell’udienza in cui si chiedeva l’annullamento della sospensione firmata dall’Ing. Ferrante, allora a capo dell’Ufficio Tecnico, il Comune di Orta di Atella non si costituì in giudizio.
La seconda domanda sorge alla lettura di quest’ultima ordinanza:
Il 4 Aprile 2019 il Sindaco Villano affida incarico legale per la costituzione in giudizio dinanzi al TAR della Campania per la discussione nel merito che avverrà a ottobre 2019. Tuttavia dalla lettura dell’ordinanza del 25/07/2019 leggiamo:
“CONSIDERATO che con istanza, ritualmente notificata e depositato in data 1° aprile 2019, proposta ai sensi dell’art. 59 c.p.a., la società ricorrente, premesso di aver diffidato il Comune di Orta di Atella ad ottemperare alla citata ordinanza cautelare con note prot. n. 135/is e prot. n. 327/is, rispettivamente del 5 febbraio 2019 e del 18 marzo 2019, ha chiesto di ordinare al predetto Comune il compimento degli atti necessari a dare piena esecuzione alla suddetta ordinanza e di nominare, ove occorra, un commissario ad acta, che provveda in luogo della inadempiente Amministrazione”
Appare evidente, quindi, che pochi giorni prima di costituirsi in giudizio per la discussione nel merito, il Sindaco abbia ricevuto notifica di istanza per l’adempimento della precedente sentenza. La domanda, appunto, sorge spontanea: perché non si costituisce e non si difende anche da questa richiesta di ottemperanza?
E quindi, l’amministrazione Villano sta lavorando nella prospettiva di una apertura o per l’ipotesi contraria?
Vuole vincere o va per perdere?
Sono domande sacrosante. Un pó di chiarezza.
Non é difficile.