“Servizio trasporto disabili assente”;
“Banco Alimentare sospeso da 6 mesi”;
“Refezione scolastica che non parte”;
“Aule non a norma nel Centro Pastorale”;
“Stipendi non pagati ai dipendenti della raccolta rifiuti”.
Le motivazioni che hanno portato in questi mesi quattro esponenti della maggioranza a passare in minoranza (e non all’opposizione: opposizione è un’altra cosa…) sono davvero nobili, o meglio sarebbero stati nobili se queste persone fossero degli idealisti che credevano di essersi imbarcati in un’avventura elettorale con Pepe Muijca, salvo poi scoprire che il loro Sindaco altro non era che un novello Caligola.
Purtroppo questa purezza d’animo ai “4 dissociati” non riusciamo a riconoscerla, sia ben inteso non sul piano umano, ma politicamente. Loro sapevano cosa era il carrozzone elettorale che avevano deciso di abbracciare; l’assenza di una programmazione politica di ampio respiro era il cardine del loro programma. Chi ha sostenuto le liste del sindaco Mozzillo (salvo qualche riempilista inconsapevole) era ben cosciente che il loro ruolo altro non era che l’occupazione di un luogo di potere in conservazione di ciò che negli anni precedenti si era fatto: fare la guardia al Piano Urbanistico Comunale e mettere qualcosa a posto in attesa del Commissariamento o, addirittura, nell’attesa che in altri e alti livelli si lavorasse per scongiurare il commissariamento.
Lo stesso Sindaco Mozzillo, che probabilmente riteneva la sua avventura di più breve durata, ad un certo punto si sarà lasciato ingolosire dalla situazione. Egli infatti non ha perso tempo nel costruirsi intorno una cerchia politica che, nelle sue intenzioni, lo avrebbe dovuto accompagnare nel caso questo benedetto scioglimento non fosse arrivato e costruirsi una maggioranza che fosse risicata ma non più ricattabile dai cosidetti dissidenti. Così avrà pensato di poter pagare qualche cambiale elettorale e mandare qualche “pizzino” ai nuovi nemici politici paventando la cacciata della Pubbliservizi.
Ma davvero Orta ha tempo per questo imbarazzante teatrino?
Non sarebbe meglio che, invece delle motivazioni di facciata, questi signori (tutti) si decidessero di farci sapere la reale condizione del nostro Comune? Che queste persone ci facessero conoscere la situazione debitoria, ma anche la situazione strutturale che stiamo vivendo, dato che questa condizionerà la vita dei cittadini per i prossimi 20 anni?
Perché costoro non spiegano ai cittadini come funziona il ciclo virtuoso che dovrebbe portare alla costituzione dei soldi per retribuire i dipendenti della raccolta rifiuti e soprattutto, dove si inceppa questo circuito? C’erano fondi per la creazione di un Polo Scolastico e la ristrutturazione delle strutture scolastiche esistenti? Se sì, che fine hanno fatto questi soldi? Perchè il servizio di mensa scolastica non viene appaltato? Ci sono interessi che non conosciamo?
Questo tipo di denuncia avrebbe fatto dei quattro consiglieri dissociati dal Sindaco, esponenti dell’opposizione e non semplici consiglieri che per calcolo politico passano dalla maggioranza alla minoranza.
Questo tipo di denuncia avrebbe fatto del Sindaco un amministratore con la schiena dritta, che non accetta i dettami di vecchi politici nell’ombra e non un delfino che sogna di diventare squalo.
Questo tipo di denuncia avrebbe fatto di questa Consiliatura un referente decente col quale cominciare a fare un discorso politico; invece, resta la cosa per cui è nata, ovvero il presidio del potere e la tutela degli interessi di pochi. Una perdita di tempo per i cittadini, non certo per loro. Una grande e costosa perdita di tempo.