Amore, passione, nostalgia e rabbia, sono questi gli ingredienti de “La Genovese”, elementi che l’autore mescola sapientemente proprio come in un buon piatto di genovese, di quelle che sanno fare solo a Napoli e che a Genova non sanno manco cos’è. E il nome del protagonista, Frank, tradisce solo in parte le sue origini meridionali: figlio di un Sud sfruttato, denigrato e violentato dalla corruzione e dal malaffare, è uno di quelli che non hanno mai chinato il capo e che nel suo lavoro, quello di giornalista, ci ha messo passione e coraggio, sempre in direzione ostinata a contraria.
Sullo sfondo un Sud che non cambia mai, sempre uguale a se stesso, impantanato nella palude del potere politico e di quello criminale che spesso e volentieri vanno a braccetto lì dove c’è l’odore degli affari e del profitto. E’ quanto accaduto col Terremoto in Irpinia del 1980, dove il dramma umanitario delle vittime e degli sfollati, i “terremotati”, si trasformò nella più grande speculazione edilizia mai avvenuta, confermata successivamente dall’inchiesta condotta dai magistrati di Mani Pulite. Continua a leggere La Genovese: L’amore e la rabbia del Sud