Vogliamo essere estremamente chiari: l’operazione con cui i Sindaci dell’Ambito C6 stanno tentando di costituire un Consorzio dei Servizi Sociali ha tutto il sapore di vecchia politica, che guarda più alle possibili clientele da gestire invece che al bene di chi usufruisce dei servizi. Rischiamo di ritrovarci con una “GeoEco” dei Servizi Sociali, un carrozzone ad uso e consumo solo del ceto politico.
Il Consorzio avrà personalità giuridica autonoma, un Consiglio di Amministrazione e un Presidente. Non facciamo fatica ad immaginare che queste nomine saranno esclusivamente politiche; una sorta di riproposizione di quanto già avviene con Acquedotti scpa.
Oltre a questi incarichi, naturalmente ci sarà bisogno della dotazione organica: Direttore Generale, Responsabile Ragioneria, Amministrativi e Progettisti. Una spesa che passerebbe, secondo l’attuale presidente dell’Ambito, dagli attuali € 30.000 annui a € 300.000 annui; ovvero un aumento del 900%, in nome dell’economicità, dell’efficienza e dell’efficacia dell’Ambito.
Tuttavia, l’Ambito è inefficiente per colpa degli stessi Comuni che ne fanno parte!
A riguardo ci poniamo una domanda fondamentale: come si finanzierà questo Consorzio? Delle due, l’una: o ci sarà un aumento delle quote da parte dei Comuni facenti parte dell’ambito o, se questo aumento delle quote non ci sarà, le spese di gestione saranno sottratti ai servizi.
Qualunque sia l’opzione scelta, entrambe le operazioni sono sia dannose che dispendiose e riteniamo che, nel caso specifico di Orta di Atella, il Commissario, con le elezioni alle porte, non debba salire a cuor leggero su questo costosissimo Carrozzone.
Vogliamo dire con chiarezza che se da Giugno 2018 la responsabilità di questa decisione dovesse dipendere da noi, non avalleremo nessuna operazione che sottragga servizi a disabili e disagiati e che, contemporaneamente, aggravi lo stato finanziario del nostro Comune.
Non siamo contro a consorziare i Comuni: chiediamo che questo avvenga ottimizzando le risorse già in forza ai comuni, senza la duplicazione di strutture di gestione delle medesime attività e sarebbe un bene che anche le altre forze politiche si esprimessero su questa faccenda, invece di pensare solo ad accordi e pacchetti di voti.
Che fate? Ci volete salire su questo Carrozzone?